La seconda giornata della terza edizione di IsReal – Festival di cinema del reale – Sguardi sul Mediterraneo, è stata ricca di incontri, film ed eventi.
La mattinata è iniziata alle ore 11, con la proiezione di Sweetgrass, di Lucien Casting-Taylor. Alle 16, spazio a Foreign Parts, di Verena Paravel e J.P. Sniadecki. A seguire, Djamilia, di Aminatou Echard.
Alle 19, spazio alla presentazione del volume di Antioco Floris: Banditi a Orgosolo, il film di Vittorio de Seta. Alla presenza del critico Goffredo Fofi e del regista Salvatore Mereu, Floris ha raccontato la nascita del libro e il modo in cui la stampa mondiale accolse il film, all’uscita nelle sale nel 1961.
“Il film va inserito nella nouvelle vogue: rifonda il neorealismo” spiega l’autore, sottolineando come l’opera non sia da considerarsi un vero e proprio docufilm ma “vada letta nella prospettiva della tragedia greca”. “Il banditismo fu un fenomeno di tutto il dopoguerra, il segno di un disagio che apriva a forme di rivolta o rivoluzionarie fenomeni sociali complessi” spiega Goffredo Fofi, “un discorso che parte da Carlo Levi, nel 1945, con Cristo si è fermato a Eboli e porta alla scoperta del Sud e alla sua presa di coscienza”. Salvatore Mereu si domanda invece “cosa sia stato De Seta per i sardi”: lo specchio che riflette una cartolina nuova, è la risposta, “l’uomo che per primo ci ha descritto molto diversi da quegli indiani d’America di Balzac”.
Alle 21, infine, il film di chiusura della serata: Of Fathers and Sons, di Talal Derki. Un’opera che ha stupito il pubblico per l’incredibile vicenda che narra: la storia di alcuni bambini siriani instradati nella più radicale forma di estremismo islamico.